Il lievito madre è un lievito totalmente naturale e vivo. Il termine vivo serve a far capire che non è possibile dimenticarsene, almeno se si ha voglia di sfruttare le potenzialità incredibili di questo prodotto. La pasta madre quindi va periodicamente rinfrescata (mediamente ogni due giorni), ovvero deve essere nutrita correttamente con farina e acqua. Come si fa?
Va conservata in un vasetto di vetro trasparente e poi saltuariamente dove pesarla e mescolarla con della farina che deve avere lo stesso peso del lievito e con dell’acqua che invece deve essere esattamente la metà. Per capirci: 100 grammi di lievito madre vanno impastati con 100 grammi di farina e 50 di acqua.
Finito il procedimento, rimettete la vostra pasta nel suo vasetto, senza chiuderlo, e lo lasciate riposare un intero pomeriggio. Perché? Deve lievitare. Quando sarà opportunamente cresciuta, potrete rimettere il vostro vasetto, stavolta chiuso, in frigorifero. Se non lo mettete al fresco, ma lo tenete a temperatura ambiente, dovete rinfrescarlo molto più spesso.
Il lievito madre non muore immediatamente, certamente se non viene mantenuto fresco dopo una settimana di inutilizzo comincerà ad avere un odore sgradevole e a fare le bolle. Insomma, se siete delle amanti della cucina, non sarà una gran fatica rinfrescarlo, però in caso di vacanze, affidatelo a qualcuno di cui vi fidate, perché lasciarlo semplicemente in frigorifero non è sufficiente.
È possibile, inoltre, legarlo avvolto in telo. Inseritelo poi in un sacchetto di plastica per alimenti: l’assenza o quasi di ossigeno è un mezzo di conservazione, oppure si può immergere in acqua (che deve essere cinque volte il peso della pasta madre).
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