L’Italia è la terra dei cachi? Oggi non ci poniamo questo quesito, ma pensiamo a gustare questo frutto che si trova solo in autunno. È dolcissimo, piace moltissimo ai bambini e agli adulti, è ricco di vitamine anche se è estremamente calorico. Il problema dei cachi è la durata e lo sa bene chi ne possiede un albero. Una volta maturati devono essere consumati molto velocemente, perché non durano più di una settimana. Per non buttarli via, ecco quindi un paio di ricette.
Abbiamo già visto come fare la marmellata, oggi invece proviamo a conservarli sott’olio o sott’aceto. Il procedimento è lo stesso, anche perché il quantitativo di aceto e di olio deve essere lo stesso (1 a 1). Potete semmai allungare il liquido con del vino bianco o con un po’ di aceto balsamico per aromatizzare maggiormente i vostri cachi.
Cachi sott’olio o sott’aceto
- Cachi non maturi (devono essere gialli o anche verdi e ancora duri) o cachimela/ cachi vaniglia
- Aceto bianco o di mele
- Olio
- Barattoli di vetro con tappo
Procedimento
I cachi possono essere conservati interi o a fette. È una scelta personale. Se vi piacciono interi, che sono davvero molto belli anche da portare in tavola, anche scomodi. Li dovete lavare bene, togliere le foglie verdi e il picciolo e sciugarli, facendo attenzione a non danneggiarli e soprattutto non togliete la pelle. Se invece amate i filetti (un po’ come i peperoni), tagliateli a fettine come fareste con una mela.
Ci siamo, non manca nulla. Sterilizzate il barattolo in vetro (se non sapete come fare, leggete qui). Riempiete bene il vaso e copriteli completamente con olio e aceto. Chiudete il tappo e girate il barattolo a testa in giù. Vanno lasciati riposare in luogo buio e asciutto per almeno 15 giorni, poi si possono consumare. Durano diversi mesi. Desiderate aromatizzarli? Potete aggiungere un po’ di alloro, di timo, uno spicchio d’aglio.
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