Andare in vacanza da soli va molto di moda, prima di tutto perché sono sempre più numerosi i single o i single di ritorno e di conseguenza molte persone hanno bisogno di prendersi una pausa, senza condividere il momento con amici, partners o parenti. Superati i 30 diventa molto complesso organizzare vacanze in compagnia: la maggior parte è impegnato, magari le ferie non coincidono a causa del lavoro o ci sono di mezzo i figli. Ecco, l’unica cosa è farsi un po’ di coraggio e partire da soli. Come si fa?
Un viaggio da soli è un’esperienza bellissima, perché permette davvero di essere liberi di fare ciò che si vuole e poi non è assolutamente sinonimo di solitudine. Durante il percorso s’incontrano sempre persone interessanti, con esigenze simili e chissà mai che l’anno prossimo non abbiate già qualcuno con cui organizzare la vacanza. Iniziate quindi scegliendo il pacchetto ideale:
- Soggiorno in villaggio o crociera, tutto organizzato e privo d’impegno.
- Soggiorno organizzato ma itinerante e spartano
- Vacanza itinerante fai da te
- Affitto di una casa
- Vacanza sportiva
Per chi detesta stare solo sicuramente il villaggio o una nave è la scelta migliore, per chi ama invece l’avventura e soprattutto non desidera le vacanze di massa può scegliere qualcosa di organizzato ma più di nicchia e selezionato. Gli avventurosi e i solitari hanno a disposizione la terza o la quarta modalità. Infine la vacanza sportiva può essere un percorso a tappe in bicicletta, un giro in barca a vela o un itinerario di trekking.
Prima di partire è importante, se andate all’estero, contattare la Farnesina (sul sito c’è un modulo per iscrivervi). Lasciate poi tutti i vostri recapiti a un amico o a un parente. Deve avere il numero di volo, le location delle prenotazioni e possibilmente un contatto in loco. Infine, dovete anche lasciare a qualcuno le vostre chiavi di casa. Non si sa mai. Potrebbe esserci una piccola perdita, un furto o una piantina cui dare da bere.
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