Scegliere un nome per il proprio bambino non è per nulla una cosa semplice. Ci vuole prima di tutto un po’ di convinzione. La cosa più complicata, infatti, è essere in dubbio tra più nomi e poi essere tormentati dall’opinione degli amici e parenti. Tutti avranno qualcosa da suggerire, tutti vorranno consigliarvi al meglio o spingeranno per dare il nome di un parente scomparso. Fermatevi, respirate e considerate che almeno questa decisione spetta solo a mamma e papà.
Detto ciò ci sono comunque delle cose importanti da tenere a mente. Spesso sull’euforia del momento si danno ai bambini nomi tremendi, non considerando che questo souvenir li condizionerà per tutta la vita. Un nome quindi deve piacere, ma deve anche essere portabile. Ricordate che nel periodo scolastico i soprannomi o i nomi storpiati vanno che è una meraviglia… i piccoli ci soffrono moltissimo.
Un’altra cosa tenere ben in mente è la musicalità complessiva: il nome e il cognome devono stare bene insieme. Non si usa più mettere insieme parole con lo stesso suono, come Laura Laurentis, Damiano Damiani, ecc. Prestate poi attenzione ai giochi di parola come Dario Lampa, che letto al contrario diventa Lampadario. Tremendo.
Fate delle belle liste. Sono semplici e non sono impegnative. Scrivete tutti i nomi che vi piacciono e poi li leggete insieme al partner o alla partner e andate a esclusione. Ovviamente, leggeteli con il cognome. Considerate che ci sono genitori che decidono solo al momento della nascita il nome, perché sostengono di doverlo guardare in faccia il loro bambino. Non c’è nulla di male, anzi sfruttate tutto questo tempo.
Scegliere un nome che va di moda. È una bella idea e i nomi sono contagiosi come il morbillo, quindi fate molta attenzione. Purtroppo il rischio sono i doppioni: quando il bimbo andrà a scuola si troverà diversi compagni omonimi. Non succede nulla, ci siamo passati tutti, ma magari nel bilancio complessivo provate a fare attenzione anche questo.
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