Certamente anche voi avete sentito parlare della Tares la tassa che da maggio 2013 sostituisce la Tarsu e la Tia con, ovviamente, un congruo aumento rispetto agli importi pagate per queste ultime. L’aumento è dovuto al fatto che la nuova tassa dovrà andare a coprire non solo le spese per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma anche le spese per altri servizi come l’illuminazione pubblica delle strade, la polizia municipale ecc.
Ma come calcolare la Tares? Le cifre vengono stabilite in base a dei parametri che variano di Comune in Comune, ad ogni modo possiamo dire che la nuova tassa è composta da tre elementi:
- Una quota fissa alla quale va moltiplicato il numero di metri quadrati dell’immobile e va sommata una quota variabile relativa alla quantità di rifiuto residuo conferito (che varia da Comune a Comune).
- Una quota di maggiorazione per metro quadro relativa ai servizi indivisibili.
- Un tributo provinciale.
Ad esempio, per il Comune di Napoli il calcolo va effettuato in base al seguente criterio:
1) Quota fissa x mq + Quota variabile = Tributo
2) € 0,30 x mq = maggiorazione servizi indivisibili
3) 5% su Tributo = tributo Provinciale
4) il dovuto TARES è la somma di 1) + 2) + 3)
esempio:
nucleo di 4 persone con immobile di 70 mq.
· Quota Fissa € 2,50 x 70 = € 175,00 +
· Quota Variabile = € 238,95 =
· Tributo = € 413,95 +
· maggiorazione € 0,30 x 70 = € 21,00 +
· tributo Provinciale 5% su € 413,95 = € 20,69 =
· Dovuto TARES = € 455,64 (arrotondati € 456,00)
Per scoprire in dettaglio le quote necessarie a calcolare la Tares dovete quindi collegarvi al sito Internet del vostro Comune, cercare la sezione dedicata ai tributi locali e individuare la pagina dedicata alla tassa sui rifiuti. Da lì potrete scaricare documenti e visualizzare esempi di calcolo che vi aiuteranno a capire – almeno indicativamente – la cifra da versare.
Per le utenze non domestiche, come ad esempio i negozi, il calcolo della Tares va effettuato in base ad altri parametri:
- Una tariffa di categoria alla quale va moltiplicato il numero di metri quadrati dell’immobile.
- Una quota di maggiorazione per metro quadro relativa ai servizi indivisibili.
- Un tributo provinciale.
Le tariffe di categoria sono variabili e vanno scoperte sul sito del proprio Comune di residenza. Prendiamo un altro esempio, in questo caso per un ufficio, dal sito del Comune di Napoli:
1) Tariffa di categoria x mq = Tributo
2) € 0,30 x mq = maggiorazione servizi indivisibili
3) 5%su Tributo = tributo Provinciale
4) il dovuto TARES è la somma di 1) + 2) + 3)
esempio:
Ufficio di mq. 50
· tributo € 13,04 x 50 = € 652,00 +
· maggiorazione € 0,30 x 50 = € 15,00 +
· tributo Provinciale 5% su € 652,00 = € 32,60 =
· Dovuto TARES = € 699,60 (arrotondati € 700,00)
[Photo credits | Flickr]
Articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
complimenti per la spiegazione. Fà acqua da tutte le parti,,,,,,,,,,,
@Antonio: ci scusiamo per la poca chiarezza dell’articolo iniziale, ora lo abbiamo aggiornato con informazioni più precise.
Buona giornata.