Così come i PC Windows, anche i Mac possono subire dei rallentamenti e spesso la colpa di questi problemi è di applicazioni che, per un motivo o per l’altro, occupano più CPU del dovuto mettendo sotto stress il processore del computer. Ma come si fa a sapere quando c’è un’attività anomala della CPU? In Rete sono disponibili tantissime applicazioni, sia gratuite che a pagamento, che permettono di fare ciò, è vero, ma in realtà basta usare una piccola utility inclusa di default in OS X.
Stiamo parlando di Monitoraggio attività, la controparte Mac del task manager di Windows, che – forse non tutti lo sanno – può essere “fissata” sulla barra Dock di OS X in modo da mostrare in tempo reale l’attività del processore. Il risultato è un grafico a barre che si anima in real-time per mostrare le attività di tutti i core del processore: più le barre del grafico si riempiono di azzurro e più la CPU sta lavorando.
Per monitorare lo stato della CPU su Mac tramite l’utility Monitoraggio attività, non dovete far altro che richiamare quest’ultima dal Launchpad di OS X (o cercarla in Spotlight) e chiudere la finestra che si apre. In seguito, fate click destro sull’icona dell’applicazione rimasta nella Dock bar e selezionate la voce Monitor > Mostra uso CPU dal menu che compare.
Se non volete monitorare lo stato del processore ma di altri componenti del computer, come ad esempio la RAM, l’hard disk o le attività di rete, non dovete far altro che seguire il procedimento di cui sopra e selezionare la voce che preferite dal menu di Monitoraggio attività.
Sottolineiamo il fatto che pur attivando questa modalità speciale dell’utility, Monitoraggio attività rimane completamente funzionante. Questo significa che potrete richiamarla ogni volta che ne avrete bisogno semplicemente cliccando sul grafico che si trova nella barra Dock.