Molte persone trascorrono la maggior parte delle propria giornata in ufficio: normale, quindi, cercare di renderlo il più confortevole possibile, magari conferendogli un tocco di verde o di colore che aiuti a rendere meno grigio l’ambiente. Cosa c’è meglio delle piante e dei fiori per personalizzare la stanza del vostro ufficio? Inoltre le piante migliorano l’aria che respiriamo, apportando benefici alla salute e alla resistenza allo stress; naturalmente, ci sono piante che, meglio di altre riescono a vivere bene anche in ambienti chiusi come gli uffici; vediamo, quindi, come scegliere le piante per l’ufficio.
Le piante da tenere in ufficio devono essere in grado di sopportare la presenza, quasi costante, delle luci artificiali e delle apparecchiature elettroniche, come computer, fotocopiatrici e stampanti. Per coltivare una pianta in ufficio non bisogna essere dei giardinieri provetti, ma non va neanche trascurata e quindi, bisogna prestare attenzione alle loro esigenze in fatto di luce e acqua, oltre a non dimenticare di togliere la polvere dalle foglie.
Le piante che meglio di altre si adattano a vivere in ufficio sono la Kentia, la Felce di Boston e le piante grasse; vediamo perché; le piante grasse vanno bene in ufficio non tanto per le loro proprietà piuttosto per il fatto di essere poco impegnative in fatto di cure, il che può rappresentare un pregio in un ambiente destinato al lavoro e non al giardinaggio. Anche la Kentia è facilmente coltivabile in ufficio e tollera anche la mancanza di luce, fattore molto positivo considerando che gli uffici rimangono chiusi e al buio i fine settimana.
La Felce di Boston è sicuramente quella più adatta dal punto di vista della salute, in quanto è in grado di migliorare la qualità dell’aria: è in grado di rimuovere 20 microgrammi all’ora di formaleide, una sostanza con la quale sono costruiti molti dei pannelli divisori e dei mobili presenti in ufficio.
Se, invece, non vi è permesso coltivare una pianta di dimensioni di medie o grandi dimensioni, puntate sulle cosiddette piante da scrivania, ovvero delle piantine piccole in grado comunque di dare un tocco di colore, come le violette, un mix di piantine grasse oppure come l’Anturio nano.
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