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Scalpello

Scalpello

Lo scalpello è uno strumento che si utilizza per lavorare metalli, pietre, marmi, ma anche il legno o il cemento. Il modello più elementare è formato da una barra in acciaio, rettangolare, con una punta piatta e tagliante e un manico in legno. Ovviamente esistono scalpelli differenti in base al settore d’impiego (falegnameria, meccanica o edilizia). È un utensile abbastanza pericoloso e va sempre usato con due mani e soprattutto mai con la punta diretta verso il corpo.

Lo scalpello spesso si utilizza con un altro strumento, il martello, e può servire anche a svitare viti spanate e soprattutto in sostituzione della chiave. Periodicamente, inoltre, va arrotato perché con l’usura tende a perdere la sua caratteristica tagliente. Come si fa? Si può usare una mola con grana 200 e rettificate. Infine, a operazione conclusa è sempre meglio passare un po’ di lubrificante (anche solo olio e acqua).

In falegnameria troviamo tre tipi di scalpello, quello utilizzato per gli incastri e le scalanature che ha una lama dritta e il tagliente trasversale, il bedano, in cui il tagliente è dritto e ricavato dallo spessore della lama, e infine la sgorbia, che serve per realizzare scalanature convesse, grazie alla lama bombata.

Lo scalpello che si utilizza in meccanica, invece, ha due modelli diversi: quello classico che serve per asportare sovraspessori e l’ugnetto, che è il corrispettivo del bedano di questo settore e serve per fare dei solchi nelle lamiere.

Photo Credits| ThinkStock

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