L’abaca è una pianta tipica delle Filippine, molto nota perché da lei si ricava una fibra tessile vegetale conosciuta con il nome di abacà o come canapa di Manila (o manilla). Serve per confezionare oggetti di artigianato, come la bella borsa nella fotografia, ma anche delle trecce per elaborare dei cappelli o delle semplici corde.
L’abacà, della famiglia delle Musaceae, ha delle foglie e degli steli molto lunghi, da cui si estrare la fibra. Da quasi un secolo si lavora nelle Filippine, ma anche a Sumatra e nel Borneo. Grazie alle colonie e ai finanziamenti del Dipartimento per l’Agricoltura, le piantagioni sono arrivate anche nell’America centrale.
La principale produzione a base di abacà è caratterizzata da corde e spaghi, di diversa dimensione, e sono estremamente resistenti. Per fare un esempio, le funi delle navi, ma anche le reti da pesca, sono realizzati in abacà. La manilla però è usata anche nella realizzazione di prodotti di artigianato, come cappelli, borsette, ciabattine e oggetti dedicati alla casa (cesti per la frutta, sottopentola, ecc). Bisogna fare attenzione a non confonderla con un’altra fibra vegetale, la canapa, estratta invece dalla Cannabis sativa.
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