Se amate stare a contatto con la natura e volete guadagnare qualche bel soldino con la vostra passione, potete puntare sull’allevamento delle api, un mestiere da svolgere a tempo pieno o come secondo lavoro, per arrotondare lo stipendio con entrate abbastanza buone. Ma come diventare apicoltore? Naturalmente non ci si inventa esperti del mestiere da un giorno all’altro, ma bisogna seguire una certa trafila per gettare le basi ed avere successo.
Come diventare apicoltore
Se volete diventare apicoltore per diletto o per la produzione di miele non destinato alla vendita, non sono molti i passi da compiere. Diverso è il discorso per un allevamento per la produzione di miele ed altri prodotti destinati al mercato. In tutti e due i casi, comunque, occorre scegliere il terreno adatto con fioriture abbondanti e possibilmente un corso d’acqua nei pressi, in un luogo baciato dal sole per diverse ore nel corso della giornata e riparato dal vento.
La normativa vigente sul territorio italiano specifica che la struttura deve essere essere collocata ad almeno 15-20 metri da strade, ferrovie ed abitazioni e ad almeno tre chilometri da altre strutture simili.
Per la produzione del miele e di altri prodotti derivanti dall’allevamento (cera, propoli, polline, gelatina reale) occorre essere in possesso di un permesso della Asl, mentre se si vogliono destinare tali prodotti alla vendita, occorre aprire una partita IVA.
Una volta individuato il terreno e chiesti i dovuti permessi, si deve provvedere all’acquisto dei materiali (arnie, nuclei prendisciame, tuta, maschera, guanti…). Arriva poi il momento di catturare le api (se siamo già esperti nel campo) o di comperarle da un apicoltore professionista.
Come detto precedentemente, non ci si improvvisa apicoltori e sarebbe quindi opportuno frequentare per qualche tempo un allevamento già avviato per rubare tutti i segreti del mestiere ed imparare come svolgere al meglio questo “dolcissimo” lavoro.